Le isole Eolie
Le isole Eolie: Eolo, nato mortale diviene il dio dei venti
“E giungemmo all’isola Eolia dove viveva Eolo, figlio di Ippota, caro agli dei immortali. E’ un’isola che naviga in mare, alta e nuda è la costa, e tutt’intorno si erge una muraglia di bronzo, indistruttibile” così Omero, nella sua Odissea nel decimo libro, descrive le isole Eolie.
La mitologia e le isole Eolie
L’intreccio della tradizione ellenica e siciliana è custodito nei racconti della letteratura mitologica, tutta incentrata su racconti favolosi e onirici. La mitologia dunque è un’affascinante commistione di elementi fantastici e frammenti veritieri della realità e dei processi storici.
Appartenente alla provincia di Messina, l’arcipelago delle isole Eolie porta con sé tutta la magia ed il fascino mitologico già nel suo nome in quanto il poeta lo designava come la dimora di Eolo dio dei venti, colui il quale fu lasciato da Zeus a guardia delle anfore contenenti i venti stessi.
L’arcipelago, di origine vulcanica, è situato nel Mar Tirreno, a nord della costa siciliana e comprende due vulcani attivi, Stromboli e Vulcano. Composto da sette isole (Lipari, Salina, Vulcano, Stromboli, Filicudi, Alicudi e Panarea) l’arcipelago è una destinazione turistica sempre più popolare attraendo oltre 600.000 visitatori annui.
Leggenda e realtà si intrecciano fra le calette e le spiagge vulcaniche delle isole, dove è possibile trascorrere piacevoli soggiorni o brevi visite di qualche ora.
Da sempre al centro delle principali rotte commerciali del Mediterraneo, le isole Eolie, bellissime, fertili, ricche, ma costellate di crateri attivi e da manifestazioni vulcaniche che le rendevano temibili, fin dalla notte dei tempi, hanno attratto e respinto l’uomo, che ha avvolto quegli scogli neri in un’aura di mistero e di mito, in un misto di esaltazione e paura.
L’origine del mito di Eolo
Caratteristica primaria della mitologia è la mancanza di chiarezza sulle origini, infatti, i miti si producono regolarmente in varianti sempre diverse in ogni cultura.
L’ origine più veritiera e storicamente fondata racconta di Eolo, principe greco, che governava una colonia sulle isole Eolie. Uomo perspicace e intelligente, raggiunse una certa fama in quanto riusciva a prevedere il tempo dalla forma delle nubi di vapori che sovrasta un vulcano attivo, Stromboli. Così con il passare delle generazioni la capacità di prevedere gli eventi è stata confusa con la capacità di farli avvenire, non sorprende quindi se nella mitologia si associa al dio dei venti.
Il mito
Il mito racconta che Eolo, raggiunte le isole riuscì ad ottenere da Zeus il ruolo di consigliere degli dei e domatore di venti, custoditi nelle tipiche caverne e dentro un otre nella sua reggia a Lipari. Talvolta questi venivano liberati secondo la volontà degli dei o le suppliche dei mortali, causando anche danni gravissimi dovuti alla loro forza impetuosa e tra cui le leggende annoverano il distaccamento della Sicilia dal resto del continente.
Quando Ulisse, reduce dalla guerra di Troia, approdò alle isole, Eolo lo ospitò e gli fece dono dell’otre di pelle contenente i venti contrari alla navigazione. Durante il viaggio Ulisse, per guidare la sua navigazione, fece soffiare il dolce Zefiro ma mentre l’eroe dormiva, i compagni, credendo che l’otre contenesse dei tesori, l’apriorno scatenando i venti, creando una tempesta dalla quale si salvò solo la nave di Ulisse.
La mitologia narra che nell’ora della sua morte, Eolo scelse di rimanere a guardia dei venti nella grotta tirrenica delle isole Eolie e, in premio, ricevette l’immortalità per volere degli dei divendo così Eolo dio dei venti.