Isola di Basiluzzo – La storia e le meraviglie della Natura
Isola di Basiluzzo – La storia e le meraviglie della Natura
Topograficamente, Panarea si presenta come un piccolo arcipelago, composto da vari isolotti e scogli minori, fra cui l’isola di Basiluzzo, posta fra due delle più grandi isole che costituiscono il complesso delle isole Eolie: Stromboli e Lipari. Dunque, Panarea e i suoi satelliti minori, situati per la gran parte sul versante orientale dell’isola, costituiscono un unico complesso vulcanico sottomarino che per maestosità ed eterogeneità danno vita ad uno dei più fascinosi e suggestivi paesaggi del Mediterraneo. L’incontaminata natura di questi luoghi ha portato nel 1997 l’assessorato regionale ad istituire la Riserva naturale orientata/integrale Isola di Panarea e scogli viciniori. Come si è detto, l’intero microarcipelago è di origine vulcanica e proprio questa caratteristica, insieme ad altre particolari condizioni ambientali, quali: l’influenza del mare, la piccola estensione territoriale, il clima e la pressione antropica ne ha condizionato profondamente lo sviluppo e l’adattamento tanto della flora quanto della fauna.
Basiluzzo, insieme a gli altri più piccoli isolotti, costituisce ciò che resta di antiche bocche eruttive, caratterizzate dall’impiantarsi di numerosi piccoli centri eruttivi secondari, oramai in gran parte erose dagli agenti atmosferici, da vari sprofondamenti e dall’erosione marina, ma tutt’ora testimoniate dalla presenza di residui di cupole di ristagno più o meno ampie. Basiluzzo costituisce il più recente di questi vulcani formatosi appena (si fa per dire!) 50.000 anni fa, contro una media di circa 150.000/130.000 anni per Panarea e gli altri isolotti. La conformazione fisica dell’isola ben testimonia le numerose eruzioni che ne hanno caratterizzato l’esistenza: le varie stratificazioni di colate laviche successive, osservabili anche in varie zone dell’isola in cui si alternano gli strati scuri dell’ossidiana con strati chiari di pomice, ne determinano il dislivello di altitudine, ben visibile anche ad occhio nudo, che dal picco massimo di 165 metri sul livello del mare si abbassa fino quasi a rasentare la superficie marina. Infatti, le coste dell’isola sono caratterizzate da scogliere a picco sul mare, mentre al centro si trova l’ampio pianoro inclinato che ne determina il dislivello. Tale pianoro, suddiviso da muretti a secco, mostra il passaggio umano sull’isola in quanto fu utilizzato nel corso dei secoli come sede di coltivazioni cerealicole, pascolo ed abitazioni; oggi risulta invaso da erica e lentisco.
L’isola di Basiluzzo si trova a circa due miglia a nord-est di Panarea e si estende per appena 300m2 , il che ne fa l’isolotto disabitato più grande dell’intero arcipelago delle isole Eolie. Nonostante la predetta alternanza del nero lucido dell’ossidiana con il bianco della pietra pomice, l’isolotto è principalmente costituito da riolite. Il variare di tali colori crea un imperdibile effetto ottico e una forte suggestione nel visitatore che, osservando da lontano il confondersi e il mescolarsi delle varie tonalità, rimane piacevolmente colpito.
Visitare Basiluzzo Panarea regala attimi di pace e relax in cui l’assoluto silenzio del disabitato monolite è cullato dall’infrangersi del mare sulla costa e dal soffiare del vento. Dalla zona più elevata dell’isola è possibile godere di un meraviglioso panorama su Panarea e sugli scogli circostanti come ad esempio lo scoglio Spinazzola, uno scoglio ampio 5.500 metri quadri e alto 79 metri.
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